Autoestinguenti ora riciclabili anche al 50%!

07 Giugno 2016

Autoestinguenti ora riciclabili anche al 50%!

Ridurre l’impatto sull’ambiente e sulla salute umana: un tema trasversale e di fondamentale importanza per prodotti e processi di tutto il mondo industriale.

LATI è tradizionalmente attenta a condurre le proprie attività e a proporre materiali nel pieno rispetto delle più stringenti norme poste a tutela della sicurezza nella trasformazione, nell’impiego e nello smaltimento dei compound immessi sul mercato.

Lo dimostrano per esempio la conformità RoHS e Reach di ogni grado appartenente al portafoglio prodotti aziendale, la certificazione ISO 14000, la creazione della gamma di prodotti sostenibili LATIGEA.

E’ in quest’ottica si inquadra anche la creazione di una famiglia di materiali autoestinguenti senza alogeni, fosforo rosso e antimonio, gli HF1. La possibilità di riciclare materiali già trasformati si colloca naturalmente nel contesto di una riduzione del consumo di materia prima e della produzione di rifiuti di gestione complessa. Spinta da queste evidenze e da Clienti particolarmente attenti alla problematica, LATI ha voluto far approvare dall’ente certificatore UL, riconosciuto a livello mondiale, la possibilità di recuperare fino al 50% in peso di sfrido nella trasformazione di uno dei più importanti gradi autoestinguenti della sua gamma, il LATAMID 66 H2 G/25-V0CT1.

Ufficialmente UL permette il recupero del 25% in peso di materiale già trasformato.

Ora, con questa nuova approvazione, sarà possibile incrementare la quantità di prodotto recuperabile, andando a ridurre pertanto non solo l’impatto ambientale legato alla produzione di rifiuti plastici, ma ottenendo anche una tangibile riduzione dei costi del prodotto finito.

Il LATAMID 66 H2 G/25-V0CT1 è un compound autoestinguente basato su PA66 rinforzata con fibra di vetro al 25% in cui la resistenza alla fiamma e gli eccezionali valori di GWFI e GWIT sono conseguiti grazie a sistemi alogenati stabilizzati al calore. E’ la formula del CT1 che permette anche operazioni di stampaggio successive senza incorrere in degradazioni importanti e scadimento delle proprietà elettriche, meccaniche e di protezione alla fiamma. UL ha potuto validare proprio lo straordinario comportamento del CT1, che non ha mostrato flessioni prestazionali con recuperi del 50% in tutti i colori.

Questa nuova approvazione rende la già brillante proposta CT1 ancora più interessante per le più disparate applicazioni elettriche ed elettroniche, tanto in campo industriale – dove il CT1 offre un GWFI eccezionale di 960°C – quanto in ambito appliance dove l’autoestinguenza ai bassi spessori deve accompagnarsi con GWIT e GWEP particolarmente elevati.

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