Sostituzione del termoindurente nel settore elettromeccanico

14 Novembre 2017

Sostituzione del termoindurente nel settore elettromeccanico

I materiali termoindurenti hanno ricoperto un ruolo di primaria importanza nella storia delle applicazioni legate al trasporto, alla gestione e all’impiego dell’energia elettrica.

Sin dai tempi delle prime resine sintetiche, prodotti come la bakelite e le resine melamminiche, poi affiancate da epossidiche e poliesteri, hanno conosciuto larga diffusione come materiali dedicati all’isolamento e alla sicurezza. I mercati moderni richiedono tuttavia soluzioni più semplici, sicure e flessibili in fase di trasformazione, che offrano anche la possibilità del riciclaggio nella fase post-industriale e auspicabilmente anche post-consumer – ovvero successivamente alla fine della vita del manufatto.

Per questo motivo l’attenzione di progettisti e tecnici del settore elettrico ed elettronico si è spostata gradualmente verso i compound termoplastici più avanzati, capaci di garantire tanto i vantaggi tipici dei termoindurenti, soprattutto in termini di stabilità dimensionale e robustezza, quanto un impiego agevole e un ridotto impatto ambientale.
Telergon, azienda spagnola leader attiva nel campo elettromeccanico e specializzata nella produzione di interruttori e commutatori manuali e comandati, ha adottato proprio un materiale termoplastico per la produzione dei commutatori e dei bypass di ultima generazione.

Gli alloggiamenti dei dispositivi più recenti sono stati infatti realizzati con un compound autoestinguente e strutturale LATI basato su PBT, il LATER 4 G/30-V0HF1.
La scelta presenta notevoli punti di forza, in primis la resina di base, un poliestere che – a differenza delle tradizionali poliammidi – è completamente anigroscopico e quindi assicura stabilità dimensionale, robustezza e rigidità dielettrica anche in ambienti molto umidi come quelli equatoriali e asiatici.

Il materiale offre inoltre un elevato grado di autoestinguenza, certificata UL anche a bassi spessori, ottenuta senza ricorrere ad alogeni e fosforo rosso come richiesto dalle più stringenti esigenze del mercato in termini di rispetto dell’ambiente e della salute umana.

Dal punto di vista della sicurezza durante il funzionamento, l’affidabilità è garantita dalle straordinarie prestazioni elettriche, con una resistenza alle correnti striscianti maggiore di 600V e un’elevata rigidità dielettrica costante anche negli ambienti più umidi. Completano il quadro la robustezza meccanica e la stabilità dimensionale tipiche dei compound rinforzati con fibra di vetro.

La gamma dei compound autoestinguenti LATI privi di alogeni e fosforo rosso annovera prodotti in grado di soddisfare anche i progettisti più esigenti grazie alle formulazioni disponibili, basate su PA6, PA66, PBT e PPA e rinforzate con cariche minerali o fibra di vetro fino al 50%.

Per maggior informazioni contattate i tecnici di LATI S.p.A.

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