L’introduzione dei compound termoconduttivi nell’illuminazione artificiale a LED è ormai una realtà che LATI ha contribuito a costruire in oltre venti anni di esperienza sul campo.
Le attività di progettazione si sono nel tempo evolute: dai primi tentativi di sostituzione dei radiatori in alluminio a vere e proprie sfide di integrazione in soluzioni sempre più impegnative sia sul fronte degli ambiti di impiego che nel campo delle potenze messe in gioco.
Le prestazioni termiche dei materiali moderni e le competenze progettuali specifiche consentono oggi di realizzare alloggiamenti termoconduttivi e scambiatori di calore per lampade a LED estremamente performanti.
Ne è un esempio la nuova linea “Brave” di replacement kit che Vossloh Schwabe ha creato per sostituire le fonti luminose tradizionali presenti nell’illuminazione di strade, gallerie, industrie e luoghi pubblici.
I replacement kit della famiglia Brave possono ospitare 12 o 24 LED all’interno di un involucro realizzato in LATICONTHER 62 GR/50 sigillato frontalmente con una lastra di vetro che garantisce la tenuta IP66.
La potenza elettrica applicabile alle soluzioni Brave supera la soglia dei 40W elettrici e arriva a sfiorare i 7.000 lumen come flusso luminoso del prodotto finito. Il calore generato viene smaltito attraverso la superficie radiante in tecnopolimero di dimensioni estremamente contenute: 231.6 mm di lunghezza e 182 mm di larghezza. Questo dato è particolarmente interessante perché fa riflettere sull’efficacia della combinazione fra le soluzioni plastiche termoconduttive disponibili e una corretta progettazione.
La gestione della temperatura dei LED è ottenuta anche e soprattutto in contesti difficili, come l’interno delle gallerie o il sottotetto dei capannoni industriali, dove possono riscontrarsi sia temperature elevate che ambienti chimicamente aggressivi. La termostatatazione ottimale è conseguita in regime di convezione naturale, ovvero senza ricorrere a ventilazione forzata e alettature sovradimensionale.
Non è la prima volta che Vossloh Schwabe, azienda tedesca leader nel campo dell’illuminotecnica, sposa con entusiasmo le proprie competenze a soluzioni tecniche avanzate e pionieristiche. La prima collaborazione con LATI risale infatti al 2011, anno in cui i compound LATICONTHER caricati con grafite vengono applicati con successo in sostituzione dell’alluminio nelle sorgenti luminose a potenza più contenuta destinate anche all’incasso.
I compound LATICONTHER sono il frutto di esperienza costruita in centinaia di casi applicativi in cui LATI è stata coinvolta, dove è stato cercato il miglior compromesso fra i requisiti termici ed elettrici e le esigenze meccaniche dei vari manufatti: lo dimostra anche in questo caso la resistenza all’impatto IK09 certificata sui fari BRAVE (impatto a 10 joule).
Il materiale LATICONTHER 62 GR/50 scelto da Vossloh Schwabe rappresenta una scelta vincente tanto sul lato tecnico quanto dal punto di vista della sostenibilità ambientale, grazie alla sua densità di poco superiore a 1.5 g/cc e all’impronta di carbonio ridotta, ampiamente discussa durante un webinar LATI dedicato all’argomento.