L’evoluzione dei materiali autolubrificanti
Il PTFE (politetrafluoroetilene) è da decenni il riferimento nel settore dei materiali a basso attrito grazie al suo coefficiente di frizione estremamente ridotto e alla resistenza all’usura.
Tuttavia, le crescenti restrizioni normative sul contenuto di fluoro e derivati alogenati stanno spingendo l’industria verso alternative PTFE-free più sostenibili e sicure.
I tradizionali compound autolubrificanti a base di PTFE, pur garantendo prestazioni eccellenti, presentano alcuni limiti tecnici e ambientali:
- formazione di depositi sugli stampi durante lo stampaggio a iniezione;
- corrosione delle attrezzature dovuta alla degradazione termica del PTFE;
- rilascio di composti fluorurati nell’ambiente a fine vita;
- difficoltà di smaltimento secondo le nuove normative europee (REACH, RoHS, PFAS).
Per rispondere a queste criticità, la ricerca si è concentrata su soluzioni autolubrificanti PTFE-free, capaci di combinare prestazioni tribologiche elevate, compatibilità ambientale e facilità di trasformazione industriale.
LATILUB: la nuova generazione di compound autolubrificanti PTFE-free
La linea LATILUB, sviluppata da LATI Industria Termoplastici, rappresenta la risposta tecnologica più avanzata a questa esigenza.
La formulazione si basa su UHMWPE (polietilene ad altissimo peso molecolare), una poliolefina nota per la straordinaria resistenza all’abrasione e per il basso coefficiente d’attrito, paragonabile a quello del PTFE.
Proprietà tribologiche dei compound LATILUB
| Proprietà | Valore/Comportamento | Beneficio tecnico |
| Coefficiente d’attrito | Paragonabile al PTFE | Scorrimento fluido e riduzione dell’usura |
| Resistenza all’abrasione | Eccellente | Maggiore durata del componente |
| Resistenza a creep e fatica | Elevata | Stabilità sotto carichi dinamici |
| Temperatura di esercizio | Fino a 200 °C | Idoneo per ambienti termici gravosi |
| Densità inferiore al PTFE | –20% circa | Riduzione peso e costi |
L’UHMWPE, disperso in matrici amorfe o semicristalline come PA, PBT o PPS, consente di ottenere compound con bassi coefficienti d’attrito statico e dinamico, anche in versioni rinforzate con fibra di vetro o carbonio.
Vantaggi dei compound autolubrificanti PTFE-free
- Migliore processabilità industriale
I compound PTFE-free eliminano i problemi di degradazione termica e corrosione degli stampi, semplificando il processo di stampaggio a iniezione e aumentando la vita utile delle attrezzature.
- Compatibilità ambientale e normativa
L’assenza di fluoro e derivati fluorurati li rende conformi alle direttive REACH, RoHS e alle nuove limitazioni PFAS-free, favorendo una gestione sostenibile dell’intero ciclo di vita del prodotto.
- Prestazioni meccaniche e tribologiche bilanciate
Nonostante l’assenza di PTFE, le prestazioni in termini di resistenza meccanica, elasticità e stabilità dimensionale restano comparabili ai materiali fluorurati, anche in applicazioni gravose come:
- ingranaggi e cuscinetti,
- guide e slitte,
- valvole e pistoni,
- componenti in movimento per l’automotive o l’industria alimentare.
Esempio applicativo: LATILUB 66-10E G/15
Uno dei materiali più rappresentativi della gamma è il LATILUB 66-10E G/15, un compound a base PA66 rinforzato con fibra di vetro e caricato con UHMWPE.
Grazie alla caratterizzazione Gold Moldflow, questo grado consente ai progettisti di:
- simulare lo stampaggio a iniezione con alta precisione;
- prevedere deformazioni e flussi del materiale;
- ottimizzare il design dei componenti autolubrificanti riducendo tempi e costi di sviluppo.
Confronto tra soluzioni autolubrificanti
| Caratteristica | PTFE tradizionale | UHMWPE (LATILUB) |
| Coefficiente d’attrito | Molto basso | Basso (simile) |
| Resistenza all’usura | Ottima | Eccellente |
| Stabilità termica | Fino a 250 °C | Fino a 200 °C |
| Sicurezza ambientale | Limitata (fluoro) | PTFE-free |
| Processabilità | Difficoltosa | Ottima |
| Densità | Alta | Più leggera |
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FAQ – Compound autolubrificante PTFE-free
- I compound PTFE-free hanno lo stesso livello di scorrevolezza del PTFE?
Sì, grazie all’UHMWPE, i coefficienti d’attrito sono paragonabili e garantiscono ottime prestazioni tribologiche. - Questi compound resistono a temperature elevate?
Sì, possono operare in continuo fino a 200 °C, a seconda della matrice polimerica. - In quali settori trovano impiego i compound autolubrificanti PTFE-free?
Sono ideali per automotive, elettromeccanica, apparecchiature industriali e alimentari, ovunque si richiedano bassi attriti e lunga durata.
