Compound autolubrificante per applicazioni nautiche: prestazioni elevate in ambienti estremi

Le sfide dei materiali tecnici nel settore nautico

Le applicazioni nautiche rappresentano uno degli ambiti più impegnativi per i materiali termoplastici, a causa delle severe sollecitazioni meccaniche, termiche e ambientali cui sono sottoposte.
Oltre alle forze dinamiche generate dalle manovre e dai carichi, le componenti devono resistere a umidità, acqua salmastra, raggi UV e variazioni termiche che accelerano i fenomeni di usura e invecchiamento.

In questo contesto, la scelta di un compound autolubrificante per applicazioni nautiche diventa fondamentale per garantire durabilità, efficienza e sicurezza operativa.
Questi materiali, progettati per ridurre l’attrito senza l’uso di lubrificanti esterni, permettono di minimizzare la manutenzione e assicurare prestazioni costanti anche in condizioni estreme.

L’esperienza di Viadana: tecnopolimeri autolubrificanti per componenti da regata

Un esempio concreto di innovazione nel settore è rappresentato da Viadana Srl, azienda italiana attiva dal 1961 nella produzione di accessori nautici di precisione.
Per la guida posteriore degli strozzascotte a ganasce su sfere, Viadana ha scelto il LATILUB 66-20T G/20, un compound sviluppato per combinare resistenza meccanica, autolubrificazione e stabilità dimensionale.

Il componente, soggetto a stress meccanici ciclici e scorrimenti ad alta velocità, richiede materiali in grado di sopportare l’attrito continuo senza degrado o deformazioni.
Il LATILUB 66-20T G/20 risponde a queste esigenze con una formulazione basata su:

  • PA66 (nylon 66) ad alte prestazioni;
  • 20% di fibra di vetro, per incrementare la rigidità strutturale;
  • 20% di PTFE (politetrafluoroetilene), per ridurre l’attrito e migliorare la resistenza all’usura.

Caratteristiche tecniche del compound LATILUB 66-20T G/20

Il compound autolubrificante LATILUB 66-20T G/20 offre un equilibrio ottimale tra proprietà tribologiche e prestazioni meccaniche, rendendolo ideale per applicazioni dinamiche nel settore nautico.

Proprietà Valore tipico Beneficio tecnico
Base polimerica PA66 Alta resistenza termica e meccanica
Rinforzo 20% fibra di vetro Maggiore rigidità e stabilità dimensionale
Additivo lubrificante 20% PTFE Riduzione dell’attrito e dell’usura
Temperatura di esercizio Fino a 110°C Resistenza termica anche in attrito continuo
Densità 1,42 g/cm³ Ottimo compromesso tra leggerezza e resistenza
Coefficiente di attrito (a secco) <0,25 Minima resistenza allo scorrimento
Colori disponibili Nero, giallo, blu, rosso Personalizzazione estetica

Grazie alla sinergia tra fibra di vetro e PTFE, il materiale garantisce robustezza strutturale e lubrificazione permanente, eliminando la necessità di grassi o oli, spesso incompatibili con gli ambienti salini o soggetti a esposizione UV.

Vantaggi dei compound autolubrificanti nella nautica

L’adozione di tecnopolimeri autolubrificanti come il LATILUB consente di sostituire materiali metallici in molte applicazioni funzionali, migliorando le prestazioni globali del sistema.

Vantaggio Descrizione
Assenza di manutenzione L’autolubrificazione elimina la necessità di lubrificanti esterni.
Resistenza alla corrosione Ideale per ambienti marini aggressivi.
Peso ridotto Fino al 70% in meno rispetto al metallo.
Silenziosità di funzionamento Attrito ridotto e scorrimento fluido.
Stabilità dimensionale Nessuna deformazione sotto carico e temperatura.
Durabilità nel tempo Prestazioni costanti anche dopo cicli prolungati di utilizzo.

Queste caratteristiche rendono il compound autolubrificante per applicazioni nautiche una scelta strategica per la progettazione di strozzascotte, boccole, pattini, pulegge e guide scorrevoli.

Resistenza ambientale e affidabilità nel lungo periodo

Uno dei fattori chiave nella progettazione di componenti nautici è la resistenza combinata a stress meccanici e ambientali.
Il LATILUB 66-20T G/20 mantiene le sue prestazioni anche dopo prolungate esposizioni a:

  • acqua salata e umidità;
  • raggi UV e temperatura elevata;
  • pressioni meccaniche cicliche dovute alle manovre veliche.

Grazie alla base in poliammide rinforzata, il materiale conserva la propria integrità strutturale oltre i 100°C, evitando deformazioni e perdite di prestazioni in regime termico elevato.

Conclusioni e invito all’approfondimento

L’utilizzo di compound autolubrificanti per applicazioni nautiche come il LATILUB 66-20T G/20 consente di ottenere componenti leggeri, resistenti e affidabili anche in condizioni di lavoro gravose.
La loro capacità di resistere a usura, calore e corrosione li rende ideali per applicazioni dinamiche in cui sicurezza e precisione sono essenziali.

Vuoi approfondire le soluzioni a base di tecnopolimeri autolubrificanti per applicazioni marine o industriali?
Scopri come la scelta del compound giusto può migliorare prestazioni, durata e sostenibilità dei tuoi progetti. Contattaci.

FAQ

  1. Cosa significa compound autolubrificante?
    È un materiale termoplastico additivato con sostanze come PTFE o MoS₂ che riducono l’attrito interno, eliminando la necessità di lubrificazione esterna.
  2. Perché i compound autolubrificanti sono adatti alla nautica?
    Resistono a salsedine, umidità e attrito continuo, mantenendo prestazioni meccaniche elevate anche in ambienti marini.
  3. Quali componenti possono essere realizzati con questi materiali?
    Strozzascotte, boccole, guide scorrevoli, pulegge, pattini e parti strutturali soggette a attrito e sollecitazioni dinamiche.